La garanzia di un tenore di vita accettabile si vanifica ogni giorno di più se pensiamo all’inflessibile crisi finanziaria con cui ogni giorno dobbiamo fare i conti, responsabile di un arresto delle vendite e di un’inevitabile crollo del mercato: fidarsi del danaro in contanti è diventato una chimera, per gli acquisti importanti si preferisce incorrere nelle banche o negli istituti di credito e avvalersi di prestiti a buon tasso che sostengano tutti i costi secondo un piano d’ammortamento comodo e snello.

La forma prestituale è di norma un intervento facile e a lungo termine, dove si affetta tutto il saldo versabile in piccole quote preposte al pagamento di determinati tassi correlati, da scegliere durante la pianificazione dell’atto in modo da valutare gli interessi più vantaggiosi e quelli meno incisivi al momento dell’esborso. Si suole decidere maggiormente per la tipologia personale, un prestito non finalizzato che non risulta vincolato a spese ben precise, offerto in egual misura sia al singolo soggetto che alle imprese che intendano finanziare la propria attività.

Solitamente nel prestito personale si estrae una tassazione di tipo fissa, che si espande per l’intera durata dell’ammortamento, corrispondente a rate costanti: l’erogazione avviene in 72 ore e secondo un importo non superiore a 31.000€. La convenienza del contratto risiede anche nelle situazioni di insolvenza o per chi è registrato in Crif, permettendo ai soggetti viziati una nuova possibilità di prestito.